07 marzo 2007

Assemblea Ordinaria AIMS

Monza, 3 marzo 2007
Relazione del Presidente

Cari colleghi,
vi ringrazio tutti per la vostra partecipazione a questa Assemblea e, sempre, per il sostegno che continuate a darci. Ringrazio anche gli assenti: molti mi hanno telefonato scusandosi, e non faccio fatica a comprenderli. Anche oggi molti di loro sono impegnati in gara: abbiamo un calendario che non ci dà pause.
Un saluto particolare va al nostro Presidente Onorario, Niccolò Perno, che ha appena compiuto i 97 anni, ed avrebbe certo gradito essere fra noi. Non gli è possibile, e ne comprendiamo i motivi. Ma lo salutiamo e lo ricordiamo sempre con affetto.
Sono trascorsi solo pochi mesi dalla nostra precedente Assemblea, in cui abbiamo sostanzialmente modificato lo Statuto. Ma tante cose sono accadute, e di queste dirò brevemente tra poco. Desidero però per prima cosa ricordare i nostri colleghi scomparsi di recente, ma ancora vivi nella nostra memoria. Sappiamo quanto amore e passione hanno messo nel loro lavoro, e ci uniamo al rimpianto dei loro allievi, nel ricordarli: dopo Armando Ruffo e Giuseppe Zumbo junior, ci hanno lasciato nei mesi scorsi anche Carlo Zumbo e Giuseppe Talarico.
Alziamoci in piedi, e rendiamo loro omaggio con un minuto di silenzio. Grazie.
Eccovi ora un breve resoconto dell’attività dell’Aims in questi ultimi mesi. Alfonso Gentile, nostro Vicepresidente e Tesoriere, ha preparato con il consueto scrupolo il nostro bilancio, che oggi vi chiediamo di approvare: lo ringrazio a nome di tutti per questo.
Il 2006 è stato l’anno dei mondiali: due volte. La prima, per i campionati del mondo dei Maestri, di cui avete letto un ampio resoconto sul nostro notiziario. Ci complimentiamo nuovamente con i nostri campioni, e ringraziamo la Fis per aver loro riconosciuto una gratificazione: certo modesta, se confrontata a quella che ricevono i nazionali dilettanti, ma comunque significativa e gradita.
La seconda, per i mondiali assoluti di Torino: un successo organizzativo straordinario, e un’opportunità di aggiornamento per i nostri Maestri. E l’Aims ha investito gran parte delle sue risorse per sostenerli.
In occasione di mondiali di Torino, in una sede diversa, ma prestigiosa (Palazzo Cisterna), l’Aims ha organizzato con successo la mostra “Il tocco della spada”: armi, immagini e accessori di scherma del periodo di transizione dal duello allo sport. Ringraziamo, per la collaborazione, il Dott. Longhi e la Pro Patria di Busto Arsizio, che hanno messo a disposizione il materiale; la provincia, per la sede; il Comitato Organizzatore dei mondiali e la Fis, per la collaborazione.
In occasione dei mondiali di Torino abbiamo anche organizzato uno stand dell’Aims, in cui abbiamo esposto libri e oggetti di rappresentanza: peccato che, nella confusione del dopo-mondiali, qualcuno abbia approfittato per far sparire gran parte di ciò che era rimasto. Abbiamo anche riservato uno spazio all’AAI, l’Accademia Internazionale, invitando ad alcuni eventi il Presidente, Mike Bunke. Fra i nostri successi di questi mesi, dobbiamo anche ricordare l’elezione di Roberta Giussani nel CD dell’AAI, come Vicepresidente, posto occupato sino a quattro anni prima da Roberto Piraino. Alla nostra collega, che siede anche nel CD dell’Aims, le nostre congratulazioni e l’augurio di un proficuo lavoro.
Corsi di formazione e aggiornamento: in primo luogo, quelli di Norcia. Ne avete già letto sul notiziario, per cui non mi ripeterò in questa sede. I corsi hanno sempre un notevole successo, ma sono purtroppo pressoché l’unica opportunità di formazione: vorremmo poter fare di più, ma va detto che il principale ostacolo, dopo quello economico, è la difficoltà di individuare periodi liberi dagli impegni schermistici. Stiamo cercando modelli alternativi, e credo che sarà presto necessaria un’approfondita discussione, in proposito.
Stanno dando frutti, anche se non dovunque allo stesso modo, i corsi regionali e quelli per animatori, dopo il decentramento. Il numero di tecnici è in aumento, con beneficio delle sale di scherma: ce ne accorgiamo agli esami, quando siamo in difficoltà per l’elevato numero dei richiedenti. Qualche problema c’è per la qualità, che non può migliorare se non con un costante e qualificato tirocinio.
Oltre ai corsi ordinari, abbiamo organizzato corsi di specializzazione, o stage di aggiornamento. Desidero qui ringraziare, accomunandoli, tutti i nostri Docenti, a livello nazionale o regionale: condividono senza riserve la loro passione e il frutto del loro impegno, e non possiamo certo dire di averli compensati adeguatamente. Facciamo il possibile, che è purtroppo poco.
Un esperimento interessante, indipendentemente dal successo che potrà avere, è la proposta di Master di scherma all’Università di Cassino, dove sono stato invitato a parlare in occasione dell’apertura dell’Anno Accademico. Non sappiamo come andranno le cose, e l’impresa non è facile: resta però la sensazione del grande interesse suscitato nel mondo universitario, col quale dovremo necessariamente relazionarci. Cosa che, del resto, già avviene con successo con i corsi per Animatori.
Dicevamo degli esami: a Norcia, fino agli Istruttori Nazionali, e a Napoli, anche per i Maestri. Una maratona molto impegnativa, anche in fase di preparazione: basti pensare alle tesi. Ma il risultato ci ripaga: solo, bisognerà avere una maggiore collaborazione.
Dispiace dover constatare la difficile situazione dell’Accademia, rimasta praticamente senza sede: le promesse dell’Amministrazione non sono mancate, ma fra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare. Speriamo che la situazione si sblocchi al più presto, e da parte nostra collaboriamo e collaboreremo affinché l’ANS possa superare il momento critico, salvando così un pezzo importante della nostra storia.
Di questa storia è testimonianza il libro che avete ricevuto in omaggio. La Storia della Scherma del Prof. William Gaugler, Maestro di scherma americano diplomato presso l’ANS, sarà il testo di riferimento per una nuova materia, che riteniamo necessario aggiungere a quelle che formano il bagaglio culturale del maestro. La traduzione, inizialmente, come per vari altri testi e trattati, era una tesi di diploma: in questo caso, della Maestra Roberta Giussani, che poi ha completato e perfezionato il lavoro. Averlo qui, oggi, in tempo per farvene omaggio, a voi ed ai membri dell’Assemblea della Fis, è stato un piccolo miracolo, di cui sono orgoglioso.
L’Aims è stata presente, nel panorama delle pubblicazioni schermistiche, anche col suo notiziario, oltre che con articoli sulla nuova rivista, Passione Stoccata, e sui siti web nazionali ed esteri. Il notiziario resta trimestrale, malgrado la precedente decisione di renderlo annuale. Abbiamo ritenuto di non dover rinunciare ad una nostra più puntuale presenza, anche per contribuire a sostenere la nostra Federazione, in un momento non facile.
Molti episodi, ripresi spesso in modo distorto dalla stampa, o dai siti web in cui si accendono a volte furiosi e futili dibattiti, danno del nostro mondo un’immagine non bella, né veritiera. Non è che manchino i problemi, o che si sia sempre d’accordo su tutto: ma individuare solo i lati negativi, ignorando quanto di buono si è fatto e si continua a fare, malgrado tutte le difficoltà, mi sembra autolesionista e quindi poco intelligente. La scherma è un patrimonio di noi tutti, e dovremmo preservarlo con cura.
Oltre ai temi della formazione, che ci stanno particolarmente a cuore ed avranno presto sviluppi interessanti, desidero qui ricordare alcuni temi su cui si appunta l’interesse dell’Aims, anche se non su tutti si riesce a progredire come si vorrebbe.
Procede la sperimentazione nell’ambito di Schermalab, in collaborazione con i ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma. Sono emersi dati interessanti, che speriamo si traducano presto in indicazioni utili per i tecnici.
Segna il passo la questione Sportass, principalmente per la persistente politica dilatoria dell’Ente, anche dopo che ha rinnovato i suoi vertici. Ci attiveremo in nuove direzioni, ma è il caso di dire che siamo fortemente delusi da fatti, Enti e persone. Non molleremo la presa.
Procede a rilento anche il settore della Scherma Storica, che sembra suscitare sempre maggiore interesse nella base, dentro e fuori il nostro mondo; e, proporzionalmente, altrettanto timore di coinvolgimento nella dirigenza federale. Insisteremo, anche se, non cesso di ricordarlo, la Fis ha fra i suoi doveri statutari (art. 1, 1° capoverso) quello di “... praticare, promuovere, sviluppare e diffondere la disciplina della scherma in tutte le sue forme.”
Fra le questioni che restano aperte, e di cui attendiamo soluzione da parte della Fis, quella dell’organismo tecnico federale, ovvero l’Aims, che è stato artificialmente contrapposto, in passato, alla lista tecnica. Abbiamo compiuto tutti i passi, anche statutari, per sciogliere eventuali nodi residui, e consentire un tesseramento unico, che non penalizzi, nei fatti, chi si iscrive all’Aims. Ora attendiamo la Fis, i cui dirigenti eletti avevano inserito questo argomento nel programma elettorale, e speriamo. Ma ci sono segnali positivi in tal senso.
Il biennio che segnerà la fine del nostro mandato sarà, nei miei desideri e nelle mie speranze, un periodo di rielaborazione del ruolo e delle prospettive dell’Associazione.
Molte barriere sono cadute, il mondo cambia sempre più rapidamente, e anche noi dobbiamo saper stare al passo, rinnovandoci profondamente: al nostro interno, e con la collaborazione della Fis, di cui siamo parte. Questo sarà possibile solo con la vostra partecipazione. E’ un invito che rivolgo soprattutto ai giovani, da cui dipende il nostro futuro, e quello della scherma. Fate che la mia speranza si trasformi in realtà.
Grazie.

Il presidente dell’Aims
Giovanni Toràn

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